Associazione Culturale Orizzonti Paranormali
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Associazione Culturale Orizzonti Paranormali RELAZIONE TECNICA

CASTELLO DELLA VILLA (ROMEO)

Montecchio Maggiore (VI) Luogo e modalità di ricerca Dopo aver effettuato un preventivo sopralluogo in data 28/02/15 la successiva ricerca si è svolta, in data 09/05/15 presso il castello Della Villa sito nel comune di Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza. La preparazione tecnica ha avuto inizio alle ore 15.30, mentre la ricerca vera e propria è iniziata alle ore 23.50 ed è terminata alle ore 04.36 del giorno successivo. Sono state impiegate 14 ore di lavoro a persona, escludendo le ore di viaggio. Motivo della ricerca Ci siamo interessati alla struttura del Castello Della Villa, dopo essere venuti a conoscenza della leggenda che da molto tempo accompagna l’edificio. La notevole conservazione originale delle mura di cinta del maniero e il suo vissuto, erano motivazioni che potevano in parte favorire il generarsi di sviluppi non convenzionali, ritenendo così tale luogo fenomenologicamente interessante. Operatori presenti durante le ricerche Marco Focaccia, De Bari Antonio, Daniela Basso, Michele Marzoli, Luca Zocca, Tiziana Nicolì. Analisi dei fenomeni fisici convenzionali Fenomeni ottici razionali L’inquinamento ottico durante la ricerca era stato ridotto al minimo in quanto, previa autorizzazione del sindaco, l’illuminazione all’esterno e nelle zone circostanti del maniero era stata spenta. Tale precauzione non escludeva tuttavia la totalità dell’emissione inquinante. Infatti un leggero bagliore proveniente dall’illuminazione pubblica del paese sottostante, penetrava dalle finestre dei lati più esterni della struttura, in quanto non tutte erano dotate di scuri. Il fenomeno fortunatamente è stato attenuato grazie alla posizione collinare e alla presenza di un rigoglioso bosco su tutta la collina. Si escludono fenomeni di movimenti di luce in loco, in quanto il traffico era totalmente assente. Fenomeni acustici razionali La stretta vicinanza al paese e la posizione sovrastante del castello rispetto ad esso favoriva, anche se non di notevole intensità, il propagarsi di suoni provenienti dal traffico cittadino. Nello specifico nonostante un alto potere di attenuazione sonora delle pareti esterne, parte del traffico stradale è stato rilevato da alcuni dei nostri microfoni a causa della posizione sopraelevata del maniero. In alcuni punti delle registrazioni è stato percepito un rumore di fondo, soprattutto nelle basse frequenze, dovuto non solo all’attenuazione prodotta dalla struttura di cinta ma anche alle caratteristiche dell’infrasuono di poter percorrere lunghe distanze. L’inquinamento acustico quindi non risulta del tutto escludibile. Si notifica inoltre che durante l’indagine si sono verificati almeno due passaggi di aerei di linea. Per quanto riguarda la parte interna invece, il castello Della Villa presenta particolarità acustiche notevoli. Sembrerebbe infatti che le pareti interne abbiano avuto ragguardevoli caratteristiche riflettenti e scarse caratteristiche fono assorbenti, che sommate alle caratteristiche geometriche della struttura, contraddistinte da numerosi angoli presenti anche in superfici ridotte, favoriscano la diffusione e la riflessione dei suoni emessi. In particolare durante l’analisi elettroacustica di alcuni campioni, poi risultati falsi positivi, è stata notata una considerevole proprietà del suono di svilupparsi in lunghe percorrenze, accentuando anche gli sviluppi armonici in fase di attenuazione totale. Tali particolarità potrebbero ingannare e favorire errate interpretazioni con un’ analisi del suono svolta superficialmente, pertanto solo un esame approfondito potrebbe far emergere una possibile e reale anomalia. Analisi del campo elettromagnetico e ionizzante Analisi dei valori emissivi di cariche elettriche di fondo. Analisi dei fenomeni elettromagnetici Prima di iniziare la ricerca è stato posto a bonifica l’intero ambiente, utilizzando apparecchiature atte ad analizzare lo spettro di possibili picchi in radiofrequenza e a monitorare gli eventuali fenomeni di campo elettrico e di forza. Nello specifico sono state impiegate apparecchiature portatili e da banco, utilizzate in laboratori di misura per l’analisi dello spettro. Durante l’intera ricerca non vi sono state anomalie interazionali significative nell’ambito dei campi elettromagnetici. Sono stati valutati anche possibili presenze di campi elettrici i quali, vista la scarsità di utilizzatori elettrici nell’ambiente, risultavano quasi inesistenti. Nella parte alta del castello precisamente sulla terrazza del mastio, sono stati rilevati valori emissivi di 2,4 GHz molto simili a quelli del wi-fi che acquisivano un’intensità considerevole di -38dbm. E’ stato bonificato anche scrupolosamente il piano sottostante all’ingresso del mastio dove si è svolto l’esperimento, a fine di controllare ed evitare errori di rilievo strumentale. Dopo opportune verifiche l’ambiente sottostante all’ingresso del mastio è risultato completamente immune e privo di influenze esterne, sono risultate solo micro variazioni dal punto di vista dei fenomeni magnetici imputabili ad attività geofisiche. Analisi fenomeni ionizzanti Durante il processo di bonifica sono stati valutati i possibili decadimenti di isotopi naturali, che avrebbero potuto favorire all’interno della struttura degli episodi allucinatori. Al momento come si evince dai rilievi, non possiamo sostenere tesi che permettano di comprovare tali sviluppi. Qui di seguito nella tabella, riportiamo le letture in loco e i parametri medi della serata: Analisi dei fenomeni sismici e cinetici Sono stati monitorati i possibili fenomeni cinetici, ma al momento non risultano riscontri tangibili. Una lieve attività sismica localizzata è stata notata nei vari piani composti dai solai del Mastio. Il fenomeno è stato ricondotto a cause del tutto naturali. La pavimentazione di questi piani è costituita da basamenti in legno che al passaggio degli operatori, generava la flessione delle lunghe travi portanti con conseguenti vibrazioni dell’intera pavimentazione. Sono stati collocati sensori sperimentali in grado di percepire sviluppi nella gamma ultrasonica e micro vibrazioni di tipologia cinetica, non vi sono stati riscontri tangibili. Analisi fenomeni olfattivi Non ci sono stati fenomeni olfattivi che lascino presagire ad un riscontro oggettivo dei fatti. Analisi video Durante l’indagine sono state eseguite diverse ore di monitoraggio e cattura video con tipologia Tvcc e mobile, utilizzando tecnologie in banda infrarossa vicina e lontana. Il campionamento delle immagini è stato aumentato con parametri non convenzionali. Ci siamo avvalsi di un' apposita scheda video (non reperibile in commercio), per l’acquisizione di immagini ad alta frequenza di campionamento, permettendo di rilevare piccoli particolari che potrebbero risultare importanti. Durante il lungo processo di analisi del materiale video delle camere Tvcc, non sono stati riscontrati elementi determinanti da poter dimostrare fenomeni non convenzionali. Non risultano riscontri di anomalie tangibili o certificabili, in quanto l’andamento del video e del suo relativo flusso dati risulta regolare. Tuttavia in corso di analisi abbiamo riscontrato per cause a noi ancora sconosciute uno spostamento di una delle nostre telecamere di tipologia tvcc. La telecamera in questione era posizionata esattamente sul terrazzo del mastio. L’elemento più curioso è che lo spostamento è avvenuto nell’istante in cui la struttura era chiusa e nel castello non c’era nessuno, inoltre gli operatori stavano uscendo dal cortile interno per una breve cena. Sembrerebbe proprio che la telecamera, mentre lo staff si accingeva ad uscire dal castello, si sia spostata nella loro direzione seguendo così i loro movimenti. Abbiamo ipotizzato che le cause potessero essere del tutto naturali e abbiamo pensato che una raffica di vento avesse potuto spostare la telecamera, ma questa supposizione è stata esclusa visto che gli alberi e il fogliame circostante risultavano fermi in quell’istante. Abbiamo valutato anche l’ipotesi di un possibile allentamento della staffa che sorregge la telecamera, che solitamente viene appositamente fissata e appoggiata su di un piano. Se ciò si fosse verificato, la telecamera sarebbe sottoposta all’effetto gravitazionale e il conseguente spostamento risulterebbe solo verso il basso, invece l’ aspetto strano in questo caso specifico è che lo spostamento risulta verso il basso e a destra ed è quantificabile in circa 15 -20 gradi. Esperimenti condotti Esperimento denominato “Meditativo” Durante i rilievi è stato condotto un esperimento per stimolare possibili fenomeni di origine magnetica ed elettroacustica. Nel luogo dell’esperimento sono stati utilizzate due apparecchiature in nostra dotazione per monitorare piccolissime variazioni dei campi magnetici e di eventuali fenomeni atemporali di tipologia elettroacustica che potevano essere generati per possibili implicazioni psichiche. I soggetti sono stati indotti ad alterare il proprio stato di coscienza attraverso tecniche meditative, raggiungendo anche stati di semi trance. E’ stato chiesto inizialmente ai soggetti di visualizzare un luogo esterno al castello, un luogo immaginario ma forzatamente influenzato dal conduttore dell’esperimento. In un secondo momento è stato chiesto ai 5 soggetti di immedesimarsi in un personaggio che probabilmente viveva nel luogo. I soggetti hanno visualizzato figure tutte diverse tra loro. Il fatto interessante è che nel momento in cui l’esperimento ha portato a visualizzare il luogo e le sue possibili vicende, è stato percepito un considerevole abbassamento improvviso della temperatura nell’ambiente. La variazione però non può essere appurata a causa della mancanza di una valutazione parametrica dal punto di vista termico, e sebbene sia stata percepita da tutti i presenti, risulta essere solo soggettiva e non scientificamente provabile. Altro aspetto risultato interessante durante l’esperimento è che alla domanda di ascoltare il proprio corpo e visualizzare una zona precisa dove eventualmente si accusava del dolore, tre dei sei soggetti hanno indicato la caviglia. La sensazione poi è risultata uguale per i tre soggetti, e nello specifico supponevano che il dolore derivasse da una possibile costrizione da catene. Durante l’arco dell’esperimento non ci sono state significative variazioni dal punto di vista dei fenomeni magnetici e nemmeno di quelli elettroacustici. Analisi fenomeni anomali Analisi dei fenomeni elettroacustici Dopo l’ acquisizione di numerose ore di registrazione l’analisi elettroacustica ha portato a soddisfacenti risultati, dimostrabili attraverso specifiche metodologie. Il luogo che maggiormente si è dimostrato più interessante a livello acustico è stato quello della zona del pozzo che si trova nel cortile esterno del castello. Lo sviluppo che successivamente è risultato non imputabile a cause convenzionali, non risulta essere stato percepito in tempo reale dal personale presente in quel momento. Il suono che si è identificato in un presunto “canto femminile”, dopo l’analisi risulta privo di caratteristiche convenzionali in quanto a seguito di accertamenti comparativi, non è imputabile a nessuno dei presenti e inoltre acquista caratteristiche biometriche particolari. Il suono sviluppatosi, sembrerebbe essere interessato da locuzioni verbali che evidenzierebbero caratteristiche spettro-acustiche simili a quelle di uno sviluppo voce, ma che hanno in realtà scarse informazioni spettrali in termini di f0. Dalle formanti si evince che la traccia contiene parti di tremore vocale caratterizzato dai picchi di sviluppo armonico. Le prime due formanti caratterizzano infatti la particolarità di una possibile vocale. Il suono sembra essere stato localizzato nella zona vicinissima al pozzo.   Il   software   però   non   è riuscito   ad   estrapolare   i   parametri   biometrici,   in   quanto   non   ci   sono   elementi convenzionali   sufficienti   da   poter   parametrare   il   possibile   canto.   Analizzando manualmente   lo   sviluppo,   abbiamo   dedotto   che   “il   canto”   è   indicativamente sviluppato   nelle   frequenze   simili   a   quelle   delle   voci   femminili.   La   nostra   stima per   quanto   riguarda   la   tipologia   di   tono,   rimane   comunque   indicativa.   Si   evince che   la   distanza   dell’   operatore   dal   microfono   non   abbia   potuto   incrementare   di 12    dB    la    pressione    sonora.    Nell’analisi    del    campione    inoltre    escludiamo eventuali    avvicinamenti    al    microfono    da    parte    degli    operatori,    a    causa dell’assenza    di    passi    che    ne    avrebbero    denotato    lo    spostamento.    Inoltre dall’analisi    delle    formanti    il    software    evidenzia    una    possibile    fonte    avente linearità   evidente   e   facente   parte   di   una   formante   estranea   a   quella   prodotta   da quelle    dei    nostri    operatori    che    in    quel    momento    comunicavano    fra    loro, pertanto   si   determina   che   lo   sviluppo   è   anomalo   e   non è generato da un canale epilaringeo.    Oltre    a    ciò    nella    parte    precedente    e    successiva    all’anomalia    principale,    si sviluppano    altri    due    frammenti    simili    a    quelli    di    uno    sviluppo    voce    dove sembrerebbe    che    venga    pronunciata    la    parola    “papà”.    Tuttavia    la    nostra affermazione   in   merito   ai   due   fenomeni   secondari   catturati   nel   campione   risulta indicativa,   ma   possiamo   confermare   che   lo   sviluppo   principale   è   anomalo   e che,   ancora   una   volta,   non   contiene   fondamentale.   Sono   stati   esclusi   numerosi suoni    derivanti    da    turbolenze    improvvise,    effetti    di    riflessione    o    rifrazione sonora.   Infatti   la   possibile   anomalia   risulta   svilupparsi   poco   prima   del   parlato   di uno   dei   nostri   operatori,   in   una   zona   molto   vicina   al   microfono   collocato   sul pozzo.   Inoltre   sono   stati   verificati   ed   esclusi   fenomeni   convenzionali   derivati   da possibili    persone    esterne    al    castello,    in    quanto    le    caratteristiche    analizzate rendono impossibile lo sviluppo dall’esterno. Qui di seguito il rapporto e l’analisi elettro acustica dell’anomalia . Nel dettaglio isolando l’andamento spettrale dell’anomalia risulta acquisire le seguenti caratteristiche : 88.90794458456948 dB (maximum intensity in SELECTION) 76.46374363104479 dB (mean-energy intensity in SELECTION) Analisi fotografica Durante   la   ricerca   sono   stati   acquisiti   un   totale   di   410   fotogrammi.   Dopo   la lunga   analisi   non   sono   state   riscontrate   possibili   anomalie   non   convenzionali avvenute durante la campionatura fotografica. Analisi possibili fenomeni Sincronici Durante   la   ricerca   gli   elementi   sincronici   non   sono   mancati.   Mentre   si   stava svolgendo      l’esperimento,      è      stato      percepito      in      modo      collettivo      un’ abbassamento    della    temperatura       sviluppatosi    nel    momento    in    cui    veniva chiesto   ai   soggetti   di   visualizzare   il   luogo   mediante   tecniche   meditative.   Inoltre l’episodio     dello     spostamento     della     telecamera     sebbene     sia     imputabile probabilmente   a   cause   naturali,   lascia   presagire   ad   un   evento   sincronico   e   non casuale. Analisi fenomeni termici Durante   la   ricerca   i   valori   termici   non   hanno   riportato     parametri   anomali. La    ricerca    si    è    svolta    con    una    temperatura    media    di    18    c°    con    tasso igrometrico del 72 %. Sono state monitorate anche variazioni termiche utilizzando la tecnologia dell’infrarosso lontano con appositi sensori modificati e tarati in modo opportuno. Non sono emersi altri riscontri legati a tali variazioni.
RILEVAMENTO EMF LUOGO EMISS. MAX  RF EMISS.  C.E. dbm LF  µT TRF mW/m2 V/m FONTE 1m piano interrato   mastio 0,0018 0,0262 - 58 0,05     mastio 1 o   piano 0,0021 0,0284 - 59 0,05     mastio 2 o   piano 0,0055 0,0964 - 45 0,05     mastio 3 o   piano 0,0166 0,0793 - 48 0,05     tetto mastio 0,1153 0,2082 - 38,3 0,05     cortile pozzo 0,0018 0,0262 - 56 0,05
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Anal y si s of ra w d at a
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The ID
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"Rang e" st and for the sa mpl e len gth of th e cor r e spondin g int er v al.
"Count s " s t and s for the sum of d ete cted pul se s during thi s int er v al.
"PR ate" st and s for th e cor re spo nding pul se r ate (d enot ed in pu l se s
per se c ond).
"DRate " s ta nd s for th e
cor re spon ding do se r at e (denot ed in
mi cro si ev e rt s pe r hou r)
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Valori ionizzanti
LUOGO
µ Sv
Piano interrato mastio
0,11
Mastio 1 o piano
0,18
Mastio 2 o piano
0,12
Mastio 3 o piano
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Tetto mastio
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Cortile pozzo
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Simbolo cr sito orrizzonti paranormali
Infinito logo ufficiale Orizzonti Paranormali
Associazione Culturale Orizzonti Paranormali RELAZIONE TECNICA CASTELLO DELLA VILLA (ROMEO) Montecchio Maggiore (VI) Luogo e modalità di ricerca Dopo aver effettuato un preventivo sopralluogo in data 28/02/15 la successiva ricerca si è svolta, in data 09/05/15 presso il castello Della Villa sito nel comune di Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza. La preparazione tecnica ha avuto inizio alle ore 15.30, mentre la ricerca vera e propria è iniziata alle ore 23.50 ed è terminata alle ore 04.36 del giorno successivo. Sono state impiegate 14 ore di lavoro a persona, escludendo le ore di viaggio. Motivo della ricerca Ci siamo interessati alla struttura del Castello Della Villa, dopo essere venuti a conoscenza della leggenda che da molto tempo accompagna l’edificio. La notevole conservazione originale delle mura di cinta del maniero e il suo vissuto, erano motivazioni che potevano in parte favorire il generarsi di sviluppi non convenzionali, ritenendo così tale luogo fenomenologicamente interessante. Operatori presenti durante le ricerche Marco Focaccia, De Bari Antonio, Daniela Basso, Michele Marzoli, Luca Zocca, Tiziana Nicolì. Analisi dei fenomeni fisici convenzionali Fenomeni ottici razionali L’inquinamento ottico durante la ricerca era stato ridotto al minimo in quanto, previa autorizzazione del sindaco, l’illuminazione all’esterno e nelle zone circostanti del maniero era stata spenta. Tale precauzione non escludeva tuttavia la totalità dell’emissione inquinante. Infatti un leggero bagliore proveniente dall’illuminazione pubblica del paese sottostante, penetrava dalle finestre dei lati più esterni della struttura, in quanto non tutte erano dotate di scuri. Il fenomeno fortunatamente è stato attenuato grazie alla posizione collinare e alla presenza di un rigoglioso bosco su tutta la collina. Si escludono fenomeni di movimenti di luce in loco, in quanto il traffico era totalmente assente. Fenomeni acustici razionali La stretta vicinanza al paese e la posizione sovrastante del castello rispetto ad esso favoriva, anche se non di notevole intensità, il propagarsi di suoni provenienti dal traffico cittadino. Nello specifico nonostante un alto potere di attenuazione sonora delle pareti esterne, parte del traffico stradale è stato rilevato da alcuni dei nostri microfoni a causa della posizione sopraelevata del maniero. In alcuni punti delle registrazioni è stato percepito un rumore di fondo, soprattutto nelle basse frequenze, dovuto non solo all’attenuazione prodotta dalla struttura di cinta ma anche alle caratteristiche dell’infrasuono di poter percorrere lunghe distanze. L’inquinamento acustico quindi non risulta del tutto escludibile. Si notifica inoltre che durante l’indagine si sono verificati almeno due passaggi di aerei di linea. Per quanto riguarda la parte interna invece, il castello Della Villa presenta particolarità acustiche notevoli. Sembrerebbe infatti che le pareti interne abbiano avuto ragguardevoli caratteristiche riflettenti e scarse caratteristiche fono assorbenti, che sommate alle caratteristiche geometriche della struttura, contraddistinte da numerosi angoli presenti anche in superfici ridotte, favoriscano la diffusione e la riflessione dei suoni emessi. In particolare durante l’analisi elettroacustica di alcuni campioni, poi risultati falsi positivi, è stata notata una considerevole proprietà del suono di svilupparsi in lunghe percorrenze, accentuando anche gli sviluppi armonici in fase di attenuazione totale. Tali particolarità potrebbero ingannare e favorire errate interpretazioni con un’ analisi del suono svolta superficialmente, pertanto solo un esame approfondito potrebbe far emergere una possibile e reale anomalia. Analisi del campo elettromagnetico e ionizzante Analisi dei valori emissivi di cariche elettriche di fondo. Analisi dei fenomeni elettromagnetici Prima di iniziare la ricerca è stato posto a bonifica l’intero ambiente, utilizzando apparecchiature atte ad analizzare lo spettro di possibili picchi in radiofrequenza e a monitorare gli eventuali fenomeni di campo elettrico e di forza. Nello specifico sono state impiegate apparecchiature portatili e da banco, utilizzate in laboratori di misura per l’analisi dello spettro. Durante l’intera ricerca non vi sono state anomalie interazionali significative nell’ambito dei campi elettromagnetici. Sono stati valutati anche possibili presenze di campi elettrici i quali, vista la scarsità di utilizzatori elettrici nell’ambiente, risultavano quasi inesistenti. Nella parte alta del castello precisamente sulla terrazza del mastio, sono stati rilevati valori emissivi di 2,4 GHz molto simili a quelli del wi-fi che acquisivano un’intensità considerevole di -38dbm. E’ stato bonificato anche scrupolosamente il piano sottostante all’ingresso del mastio dove si è svolto l’esperimento, a fine di controllare ed evitare errori di rilievo strumentale. Dopo opportune verifiche l’ambiente sottostante all’ingresso del mastio è risultato completamente immune e privo di influenze esterne, sono risultate solo micro variazioni dal punto di vista dei fenomeni magnetici imputabili ad attività geofisiche. Analisi fenomeni ionizzanti Durante il processo di bonifica sono stati valutati i possibili decadimenti di isotopi naturali, che avrebbero potuto favorire all’interno della struttura degli episodi allucinatori. Al momento come si evince dai rilievi, non possiamo sostenere tesi che permettano di comprovare tali sviluppi. Qui di seguito nella tabella, riportiamo le letture in loco e i parametri medi della serata: Analisi dei fenomeni sismici e cinetici Sono stati monitorati i possibili fenomeni cinetici, ma al momento non risultano riscontri tangibili. Una lieve attività sismica localizzata è stata notata nei vari piani composti dai solai del Mastio. Il fenomeno è stato ricondotto a cause del tutto naturali. La pavimentazione di questi piani è costituita da basamenti in legno che al passaggio degli operatori, generava la flessione delle lunghe travi portanti con conseguenti vibrazioni dell’intera pavimentazione. Sono stati collocati sensori sperimentali in grado di percepire sviluppi nella gamma ultrasonica e micro vibrazioni di tipologia cinetica, non vi sono stati riscontri tangibili. Analisi fenomeni olfattivi Non ci sono stati fenomeni olfattivi che lascino presagire ad un riscontro oggettivo dei fatti. Analisi video Durante l’indagine sono state eseguite diverse ore di monitoraggio e cattura video con tipologia Tvcc e mobile, utilizzando tecnologie in banda infrarossa vicina e lontana. Il campionamento delle immagini è stato aumentato con parametri non convenzionali. Ci siamo avvalsi di un' apposita scheda video (non reperibile in commercio), per l’acquisizione di immagini ad alta frequenza di campionamento, permettendo di rilevare piccoli particolari che potrebbero risultare importanti. Durante il lungo processo di analisi del materiale video delle camere Tvcc, non sono stati riscontrati elementi determinanti da poter dimostrare fenomeni non convenzionali. Non risultano riscontri di anomalie tangibili o certificabili, in quanto l’andamento del video e del suo relativo flusso dati risulta regolare. Tuttavia in corso di analisi abbiamo riscontrato per cause a noi ancora sconosciute uno spostamento di una delle nostre telecamere di tipologia tvcc. La telecamera in questione era posizionata esattamente sul terrazzo del mastio. L’elemento più curioso è che lo spostamento è avvenuto nell’istante in cui la struttura era chiusa e nel castello non c’era nessuno, inoltre gli operatori stavano uscendo dal cortile interno per una breve cena. Sembrerebbe proprio che la telecamera, mentre lo staff si accingeva ad uscire dal castello, si sia spostata nella loro direzione seguendo così i loro movimenti. Abbiamo ipotizzato che le cause potessero essere del tutto naturali e abbiamo pensato che una raffica di vento avesse potuto spostare la telecamera, ma questa supposizione è stata esclusa visto che gli alberi e il fogliame circostante risultavano fermi in quell’istante. Abbiamo valutato anche l’ipotesi di un possibile allentamento della staffa che sorregge la telecamera, che solitamente viene appositamente fissata e appoggiata su di un piano. Se ciò si fosse verificato, la telecamera sarebbe sottoposta all’effetto gravitazionale e il conseguente spostamento risulterebbe solo verso il basso, invece l’ aspetto strano in questo caso specifico è che lo spostamento risulta verso il basso e a destra ed è quantificabile in circa 15 -20 gradi. Esperimenti condotti Esperimento denominato “Meditativo” Durante i rilievi è stato condotto un esperimento per stimolare possibili fenomeni di origine magnetica ed elettroacustica. Nel luogo dell’esperimento sono stati utilizzate due apparecchiature in nostra dotazione per monitorare piccolissime variazioni dei campi magnetici e di eventuali fenomeni atemporali di tipologia elettroacustica che potevano essere generati per possibili implicazioni psichiche. I soggetti sono stati indotti ad alterare il proprio stato di coscienza attraverso tecniche meditative, raggiungendo anche stati di semi trance. E’ stato chiesto inizialmente ai soggetti di visualizzare un luogo esterno al castello, un luogo immaginario ma forzatamente influenzato dal conduttore dell’esperimento. In un secondo momento è stato chiesto ai 5 soggetti di immedesimarsi in un personaggio che probabilmente viveva nel luogo. I soggetti hanno visualizzato figure tutte diverse tra loro. Il fatto interessante è che nel momento in cui l’esperimento ha portato a visualizzare il luogo e le sue possibili vicende, è stato percepito un considerevole abbassamento improvviso della temperatura nell’ambiente. La variazione però non può essere appurata a causa della mancanza di una valutazione parametrica dal punto di vista termico, e sebbene sia stata percepita da tutti i presenti, risulta essere solo soggettiva e non scientificamente provabile. Altro aspetto risultato interessante durante l’esperimento è che alla domanda di ascoltare il proprio corpo e visualizzare una zona precisa dove eventualmente si accusava del dolore, tre dei sei soggetti hanno indicato la caviglia. La sensazione poi è risultata uguale per i tre soggetti, e nello specifico supponevano che il dolore derivasse da una possibile costrizione da catene. Durante l’arco dell’esperimento non ci sono state significative variazioni dal punto di vista dei fenomeni magnetici e nemmeno di quelli elettroacustici. Analisi fenomeni anomali Analisi dei fenomeni elettroacustici Dopo l’ acquisizione di numerose ore di registrazione l’analisi elettroacustica ha portato a soddisfacenti risultati, dimostrabili attraverso specifiche metodologie. Il luogo che maggiormente si è dimostrato più interessante a livello acustico è stato quello della zona del pozzo che si trova nel cortile esterno del castello. Lo sviluppo che successivamente è risultato non imputabile a cause convenzionali, non risulta essere stato percepito in tempo reale dal personale presente in quel momento. Il suono che si è identificato in un presunto “canto femminile”, dopo l’analisi risulta privo di caratteristiche convenzionali in quanto a seguito di accertamenti comparativi, non è imputabile a nessuno dei presenti e inoltre acquista caratteristiche biometriche particolari. Il suono sviluppatosi, sembrerebbe essere interessato da locuzioni verbali che evidenzierebbero caratteristiche spettro-acustiche simili a quelle di uno sviluppo voce, ma che hanno in realtà scarse informazioni spettrali in termini di f0. Dalle formanti si evince che la traccia contiene parti di tremore vocale caratterizzato dai picchi di sviluppo armonico. Le prime due formanti caratterizzano infatti la particolarità di una possibile vocale. Il suono sembra essere stato localizzato nella zona vicinissima al pozzo.    Il    software    però non   è   riuscito   ad   estrapolare   i   parametri biometrici,     in     quanto     non     ci     sono elementi     convenzionali     sufficienti     da poter    parametrare    il    possibile    canto. Analizzando   manualmente   lo   sviluppo, abbiamo     dedotto     che     “il     canto”     è indicativamente         sviluppato         nelle frequenze     simili     a     quelle     delle     voci femminili.    La    nostra    stima    per    quanto riguarda    la    tipologia    di    tono,    rimane comunque   indicativa.   Si   evince   che   la distanza    dell’    operatore    dal    microfono non   abbia   potuto   incrementare   di   12   dB la     pressione     sonora.     Nell’analisi     del campione   inoltre   escludiamo   eventuali avvicinamenti    al    microfono    da    parte degli   operatori,   a   causa   dell’assenza   di passi    che    ne    avrebbero    denotato    lo spostamento.    Inoltre    dall’analisi    delle formanti     il     software     evidenzia     una possibile   fonte   avente   linearità   evidente e      facente      parte      di      una      formante estranea   a   quella   prodotta   da   quelle   dei nostri    operatori    che    in    quel    momento comunicavano     fra     loro,     pertanto     si determina   che   lo   sviluppo   è   anomalo   e non è generato da un canale epilaringeo.    Oltre    a    ciò    nella    parte    precedente    e successiva    all’anomalia    principale,    si sviluppano   altri   due   frammenti   simili   a quelli     di     uno     sviluppo     voce     dove sembrerebbe   che   venga   pronunciata   la parola      “papà”.      Tuttavia      la      nostra affermazione   in   merito   ai   due   fenomeni secondari   catturati   nel   campione   risulta indicativa,     ma     possiamo     confermare che   lo   sviluppo   principale   è   anomalo   e che,    ancora    una    volta,    non    contiene fondamentale.       Sono       stati       esclusi numerosi   suoni   derivanti   da   turbolenze improvvise,     effetti     di     riflessione     o rifrazione    sonora.    Infatti    la    possibile anomalia   risulta   svilupparsi   poco   prima del   parlato   di   uno   dei   nostri   operatori,   in una    zona    molto    vicina    al    microfono collocato   sul   pozzo.   Inoltre   sono   stati verificati         ed         esclusi         fenomeni convenzionali      derivati      da      possibili persone   esterne   al   castello,   in   quanto   le caratteristiche        analizzate        rendono impossibile lo sviluppo dall’esterno.    Qui di seguito il rapporto e l’analisi elettro acustica dell’anomalia . Nel dettaglio isolando l’andamento spettrale dell’anomalia risulta acquisire le seguenti caratteristiche : 88.90794458456948 dB (maximum intensity in SELECTION) 76.46374363104479 dB (mean-energy intensity in SELECTION) Analisi fotografica Durante    la    ricerca    sono    stati    acquisiti un    totale    di    410    fotogrammi.    Dopo    la lunga   analisi   non   sono   state   riscontrate possibili    anomalie    non    convenzionali avvenute         durante     la     campionatura fotografica. Analisi possibili fenomeni Sincronici Durante       la       ricerca       gli       elementi sincronici   non   sono   mancati.   Mentre   si stava   svolgendo   l’esperimento,   è   stato percepito      in      modo      collettivo      un’ abbassamento         della         temperatura         sviluppatosi   nel   momento   in   cui   veniva chiesto    ai    soggetti    di    visualizzare    il luogo     mediante     tecniche     meditative. Inoltre     l’episodio     dello     spostamento della   telecamera   sebbene   sia   imputabile probabilmente    a    cause    naturali,    lascia presagire    ad    un    evento    sincronico    e non casuale. Analisi fenomeni termici Durante   la   ricerca   i   valori   termici non     hanno     riportato         parametri anomali.   La   ricerca   si   è   svolta   con una    temperatura    media    di    18    con tasso igrometrico del 72 %. Sono state monitorate anche variazioni termiche utilizzando la tecnologia dell’infrarosso lontano con appositi sensori modificati e tarati in modo opportuno. Non sono emersi altri riscontri legati a tali variazioni.
RILEVAMENTO EMF LUOGO EMISS. MAX  RF EMISS.  C.E. dbm LF  µT TRF mW/m2 V/m FONTE 1m piano interrato   mastio 0,0018 0,0262 - 58 0,05     mastio 1 o   piano 0,0021 0,0284 - 59 0,05     mastio 2 o   piano 0,0055 0,0964 - 45 0,05     mastio 3 o   piano 0,0166 0,0793 - 48 0,05     tetto mastio 0,1153 0,2082 - 38,3 0,05     cortile pozzo 0,0018 0,0262 - 56 0,05
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Anal y si s of ra w d at a
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The ID
i s : 0 4 1 16 9
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"Rang e" st and for the sa mpl e len gth of th e cor r e spondin g int er v al.
"Count s " s t and s for the sum of d ete cted pul se s during thi s int er v al.
"PR ate" st and s for th e cor re spo nding pul se r ate (d enot ed in pu l se s
per se c ond).
"DRate " s ta nd s for th e
cor re spon ding do se r at e (denot ed in
mi cro si ev e rt s pe r hou r)
00 2
1 h
09 /0 5 /2 0 15 1 7: 03
: 0 0
09 /0 5 /2 0 15 1 8:
03
: 0 0
00 0 0 00 1 32 3
0, 36 8
0, 13 9
00 0 3
1 h
09 /0 5
/2 0 15 1 8: 03: 0 0
09 /0 5
/2 0 15 1 9: 03: 00
00 0 0 00 1 36 1
0, 37 8
0, 14 3
00 0 4
1 h
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09 /0 5
/2 0 15 2 0: 03: 00
00 0 0 00 1 34 9
0, 37 5
0, 14 2
00 0 5
1 h
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/2 0 15 2 1: 03: 00
00 0 0 00 1 36 0
0, 37 8
0, 14 3
00 0 6
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h
09 /0 5 /2 0 15 2 1: 03: 0 0
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/2 0 15 2 2: 03: 00
00 0 0 00 1 34 7
0, 37 4
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00 0 7
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/2 0 15 2 3: 03: 00
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0, 37 8
0, 14 3
00 0 8
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5 /2 0 15 2 3: 03: 0 0
10 /0 5
/2 0 15 0 0: 03: 00
00 0 0 00 1 28 7
0, 35 8
0, 13 5
00 0 9
1 h
10 /0 5 /2 0 15 0 0: 03: 0 0
10 /0 5
/2 0 15 0 1: 03: 00
00 0 0 00 1 39 2
0, 38 7
0, 14 6
Valori ionizzanti
LUOGO
µ Sv
Piano interrato mastio
0,11
Mastio 1 o piano
0,18
Mastio 2 o piano
0,12
Mastio 3 o piano
0,11
Tetto mastio
0,09
Cortile pozzo
0,07
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